Nella città delle luci milionarie la gara di solidarietà per tre giostrine

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di Andrea Pellegrino

La foto di rito, all’atto dell’inaugurazione è già eloquente, ma la didascalia è paradossale. Siamo al Parco del Galiziano, una delle aree verdi cittadine, lasciate per gran parte dell’anno, al proprio destino. Un polmone verde, in parte occupato dalla realizzazione di una maxi chiesa, in parte abbandonato, per poi essere leggermente ripulito per accogliere i governanti cittadini. La fotografia in questo caso racconta tutto. Motivo del taglio del nastro, sono tre giostrine per i piccoli frequentatori del parco del Galiziano. Opera meritoria, iniziativa lodevole se non fosse metodo utilizzato dall’amministrazione. Eppur vero che il fine giustifica i mezzi ma in una città che spreca milioni di euro tra Luci, teatro e iniziative culturali e non, questo fine perde notevolmente consistenza. Ed ecco perché. “Le giostre sono state acquistate grazie all’iniziativa di beneficenza realizzata da Comune di Salerno, Salerno Solidale e l’associazione Maniga” – si legge nella nota del Comune – “Le ospiti della Pia Casa Albergo hanno realizzato 300 palline di Natale all’uncinetto: con l’acquisto simbolico delle creazioni natalizie, e grazie alla partecipazione del Rotary Salerno e di altri sostenitori, sono state acquistate le tre giostre”. Gesto nobile per chi lo ha compiuto, un pò meno per chi ai vertici lo ha pensato. Più che le giostrine – che il Comune può ampiamente permettersi, spegnendo qualche lucina natalizia – probabilmente la solidarietà poteva essere dirottata verso altre iniziative. E, ad oggi, considerati i tempi che corrono, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Almeno, ora, ci auguriamo che non abbiano la stesso destino di quelle di piazza Alario, dove fino a poco tempo fa, vivevano tra l’erba alta e il degrado. Un pò come avviene quasi ovunque a Salerno.

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