Porto di Salerno crocevia del traffico di droga. Sgominata organizzazione

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Il porto di Salerno crocevia dello spaccio di droga. Stavolta i militari della Guardia di Finanza sono arrivati in tempo per stroncare un traffico di cocaina che giungeva direttamente dal Sud America per essere poi smistata in diverse località della Campania e di tutta Italia. Un quantitativo di 18 kg di cocaina, forse un primo carico ma utile per individuare i responsabili, smontando una vera e propria ‘società di servizi’ di fatto che si era costituita nel perimetro portuale salernitano. Diciotto le persone finite agli arresti, trentasette gli indagati nell’ambito dell’operazione delle fiamme gialle, agli ordini del Generale Danilo Petrucelli e coordinate dalla Procura della Repubblica di Salerno ed in particolare dal sostituto procuratore Luigi Alberto Cannavale. Le indagini sono scaturite dal sequestro di tabacchi lavorati esteri eseguito nel porto di Salerno a marzo 2018 dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. I successivi accertamenti hanno, quindi, permesso di risalire ad un’organizzazione strutturata ed operante tra le province di Napoli e Salerno. Grazie alle intercettazioni telefoniche e telematiche, le Fiamme Gialle hanno individuato un sistema di approvvigionamento di droga, che prevedeva trattative serrate con fornitori di nazionalità estera per trasferire cocaina dai Paesi del Sud America. Dalle telefonate parole in codice e mezzi per eludere i controlli. La droga, quasi sempre viaggiava in container, con carichi di copertura. Dalle indagini è stato ricostruito che la cessione di 2 kg di cocaina è costata 69mila euro. Ma le attività di indagini, annunciano gli investigatori, proseguiranno nei prossimi giorni.

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