Sala Abbagnano invasa da cinghiali

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Tante le segnalazioni e le lamentele, ma nessuno fa niente.

Di Davide Bottiglieri

Per anni ai cittadini salernitani è stata raccontata la favola di Salerno “città europea”. Comizi ai limiti del cinematografico si sono sviluppati intorno a questo ambizioso slogan che pungolava l’immaginazione dei più esaltati, solleticava la speranza dei più romantici e istigava la lingua biforcuta dei più polemici.

Certo, promettere risultati esorbitanti come quelli che vedevano Salerno camminare al passo di Berlino, Parigi, Amsterdam o Londra era un azzardo evidente, eppure chi millantava obiettivi fantasiosi non era uno “sfessato”. Da qui le aspettative di servizi impeccabili, possibilità di posti di lavoro in tutti i settori, l’arresto dell’emorragia di giovani, l’arrivo continuo di professionisti alla ricerca di affermazione, un panorama culturale variegato e di prim’ordine, investimenti importanti di imprenditori visionari, riqualificazione dei quartieri, aumento di verde pubblico… Insomma, tutte cose che sicuramente si sono concretizzate e che se non vediamo è perché non riusciamo a cogliere il significato di quanto è stato fatto. Salerno è un capolavoro di arte moderna, non da considerare come città europea in senso stretto, ma come rappresentazione della stessa, un invito a cogliere la differenza tra immanenza e trascendenza. È il concetto di città europea, che dobbiamo afferrare! E non a caso Salerno acquista una caratteristica della capitale a noi più vicina, aprendo le sue porte ai cari amici cinghiali, donandoci un esempio di inclusione sociale d’avanguardia, muovendosi nel mondo della biologia, accettando ogni forma vivente, senza tener conto di classe, ordine, famiglia, genere o specie.

E che questa sia una linea politica consapevole e non un semplice caso di negligenza lo dimostra la lunga permanenza – si parla di mesi – garantita ai graditi ospiti e al silenzio in risposta alle segnalazioni dei cittadini. È Sala Abbagnano, noto quartiere residenziale e d’elite della città, la casa offerta ai suidi. A parlarcene è proprio una residente, che ha deciso di raccontare l’esperienza con i nuovi – ma neanche tanto – coinquilini.

– Da quanto lamentate la presenza di cinghiali nel quartiere?
Dopo alcuni avvistamenti sporadici, è da questo ottobre che abbiamo segnalato la presenza massiccia di almeno cinque cinghiali stanziati in via Parco San Felice (adiacente allo svincolo della tangenziale direzione Fratte, ndr) a seguito di un episodio in cui ci svegliammo tutti in piena notte a causa delle urla dei cinghiali, che scorrazzavano proprio lungo il viale suddetto.

– Cosa è stato fatto, nel tempo, per risolvere il problema?
Nulla. In seguito alla segnalazione fatta a ottobre, messa addirittura in dubbio poiché nessun altri aveva fatto lo stesso, l’unica evoluzione è stata che i cinghiali hanno allargato la loro area di interesse, spingendosi fino alle abitazioni in orari pomeridiani o serali, complice anche lo stato di incuria di alcune proprietà.

– Ci sono stati danni di qualche tipo?
I cinghiali hanno sfondato recinzioni e ingressi dei terreni abbandonati in via Parco San Felice e per fortuna non hanno ancora mai attaccato altri esseri viventi, ma lo stato di paura e agitazione che costringe le persone a non portare liberamente a spasso i propri cani dopo il tramonto o a barricarsi dietro cancelli per non correre rischi, è una condizione disagevole parimenti a un danno.

– Se non ha ottenuto risposta dagli organi di competenza, faccia un appello al Sindaco Napoli.
Vorrei fare un appello, alle istituzioni in generale: il numero 1515 per i carabinieri forestale (indicato proprio per casi del genere) non ha centralinisti in Campania, cosa che fa rimbalzare al 112 nazionale e in seguito a quello cittadino. Nel contattare i numeri di polizia municipale non si ottiene risposta. È necessario, anche a fronte di un problema che interessa l’intero territorio nazionale e non solo il quartiere di Sala Abbagnano, supportare la cittadinanza con una rete di ricezione e azione organizzata e che trasmetta sicurezza, perché la sensazione è che ognuno scarichi le responsabilità su qualcun altro, lasciando intanto la cittadinanza sola e impaurita.
Ai miei concittadini, invece, vorrei ricordare che i cinghiali non aggrediscono per natura ma, se percepito un pericolo e privi di vie di fuga, possono essere tra i più letali. In caso di contatto, allontanatevi lentamente, senza voltare loro le spalle e, se siete proprietari di cani, non lasciateli avvicinare poiché vengono percepiti come predatori.

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