Scritte neofasciste, danni e furto al centro sociale Jan Assen: Memoria in Movimento condanna il gesto

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“Abbiamo appreso che il Centro Sociale Jan Assen nei giorni scorsi ha subito l’ennesima intrusione con il solito “contorno” di furto, danni e scritte di stampo chiaramente neo nazista e neo fascista. Questa volta i “giovanotti” hanno usato metodi diversi dai precedenti. Malgrado ciò il segnale di intimidazione, verso una esperienza e una presenza politica che resiste da più di 29 anni, è chiaro ed univoco”. E’ quanto denunciato in una nota stampa dall’associazione “Memoria in Movimento” che condanna il gesto e ribadisce il “no” ad ogni forma di violenza ed intimidazione. “Le differenze e le discussioni, sempre fatte nel rispetto reciproco, tra noi e il Centro Sociale Jan Assen non ci impediscono di esprimere la nostra sincera solidarietà e vicinanza. Queste vicende non devono essere sottovalutate o derubricate a semplici atti compiuti da “buontemponi” – continua l’esponente dell’associazione Angelo Orientale – ma dovrebbero invece allarmare tutti i sinceri democratici. Questi fatti dimostrano ancora una volta che a Salerno esistono realtà di fascisti e di nazisti, anche se sparuti nel numero, sono storicamente radicati  nel tessuto cittadino. Evidentemente il clima da “elmetto indossato” che stiamo vivendo oggi ha creato le condizioni per far uscire di nuovo allo scoperto questi scarafaggi. Le loro azioni non possono e non devono zittirci. Oggi più che mai bisogna ribadire e rafforzare l’antifascismo necessario. Soprattutto in questo assurdo contesto storico nel ribadire la nostra militante solidarietà le azioni di intimidazioni, subite dai compagni del Centro sociale Jan Assen, non potranno né ci riusciranno a zittire la voce di chi come noi è contro tutte le  guerre e che i conflitti non possono essere fermati con l’invio delle armi e con l’aumento delle spese militari e per gli armamenti”.   

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