Una commedia introspettiva: “Uomini, ominicchi e umanoidi”

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di Vincenzo Sguera

“Uomini, ominicchi e umanoidi”, la commedia di Danilo Napoli andata in scena Sabato 2 Aprile al “Piccolo teatro del giullare” ci ha fatto riflettere con leggerezza sulla condizione dell’uomo moderno, sia come essere individuale che sociale Nella società in cui siamo immersi sembra contare molto l’apparenza: allora creiamo un’identità digitale sui social, ci scattiamo qualche selfie e condividiamo la foto monitorando il numero di “mi piace”. Lo sviluppo della tecnologia però non riesce a sottrarci dalle nostre curiosità esistenziali. Chi siamo realmente? La persona che sorride sui social? L’essere sociale? Oppure mostriamo la nostra essenza nella solitudine? Ed ecco che il teatro ci sorprende; in questa grande finzione attori e spettatori provano a scorgere la verità e solo alla fine si comprende il vero motivo del titolo: crediamo di essere uomini (con la U maiuscola), in realtà lontano da occhi indiscreti di altre persone siamo ominicchi ma la società ci vorrebbe umanoidi. La riflessione identitaria è il fulcro di quest’opera, l’ilarità accompagnerà lo spettatore lungo il tragitto e dopo aver raggiunto la meta sarà lo stupore a pervadere nell’animo.

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