La Salernitana al Mapei inesistente e senza “colla”, il Sassuolo gioca (bene) e ne fa cinque. Tifosi: sembra di essere all’Arechi

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SASSUOLO-SALERNITANA 5-0

SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Toljan, Erlic (22′ st Ayhan), Ferrari, Rogerio; Frattesi, Lopez, Thorstvedt (22′ st Harroui); Laurientè, Pinamonti (1′ st Alvarez), Ceide (14′ st Antiste). A disp. Pegolo, Russo, Marchizza, Matheus, Obiang, D’Andrea, Tressoldi, Kyriakopoulos. All. A. Dionisi.

SALERNITANA (3-5-2): Sepe; Bronn (1’st Bradaric), Daniliuc, Lovato; Candreva, L. Coulibaly, Maggiore (1′ st Radovanovic), Vilhena (14′ Bonazzoli), Mazzocchi; Piatek, Dia. A disp: Fiorillo, De Matteis, Sambia, Botheim, Valencia, Kastanos, Gyomber, Capezzi, Motoc, Iervolino, Pirola. All. D. Nicola.

ARBITRO: Maria Sole Ferrieri Caputi (Sez. Livorno). Ass. Ranghetti e Vivenzi. IV Uomo: Chiffi. Var: Mariani. Avar: Di Martino.

Gol: 12′ Laurientè (SAS), 39′ rig. Pinamonti (SAS), 53′ Thorstvedt (SAS), 76′ Harroui (SAS), 91′ Antiste (SAS)

Ammoniti: Vilhena (SAL), Rogerio (SAS)

“Brutta” senz’anima, cambiando il titolo di una celebre canzone. Sembra non esserci l’amalgama, nonostante lo stadio si chiami “Mapei”, famoso marchio di adesivi e sigillanti. La Salernitana oggi, contro il Sassuolo di mister Dionisi, nella trasferta di Reggio Emilia sembra essersi persa nei meandri della sosta nazionali. Al quarto d’ora già sotto di un gol con Lauriente che apre le danze di un match che è sembrato essere tutto fuorchè colorato di granata. A raddoppio ci pensa Pinamonti, con un tiro dal dischetto piccolo e un rigore abbastanza dubbio, fischiato senza l’ausilio del Var che molto probabilmente sarebbe servito a Maria Sole Ferrieri Caputi (prima donna ad arbitrare un match di serie A) per rivalutare la decisione. La difesa di mister Davide Nicola fa acqua da tutte le parti e il centrocampo (sempre più orfano di Bohinen) diventa un filtro per…gli avversari. Neanche il reparto avanzato dell’ippocampo sembra trovare la quadra, tra incomprensioni e occasioni sempre più mancate che non impensieriscono Consigli, nonostante – seppur raramente – il portiere sia stato messo alla prova. Alla ripresa fuori Bronn e Maggiore, dentro Radovanovic e Bradaric. E neanche il doppio cambio sembra servire ad una squadra che gioca senza un’anima, quasi arresa, che riesce a far calare il tris a Thorstvedt all’ottavo minuto della seconda fase di gioco. Alla mezz’ora della ripresa il poker è servito da parte della squadra di casa: è 4 a 0 con il subentrato Harroui. C’è spazio e tempo anche per il quinto gol di Antiste. Niente va per il verso giusto, solo il cuore pulsante di Salerno: la tifoseria del cavalluccio marino, che ha riempito il settore ospiti e non ha smesso mai, neanche per un secondo, di incitare, cantare, applaudire quasi da dare l’impressione di essere all’Arechi. Per il resto, le note dolenti sembrano suonare una melodia fastidiosa e fuori tempo.

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