Profughi, la macchina della solidarietà guidata dalla Prefettura. Al via (anche) l’accoglienza ai minori non accompagnati

0
311

La macchina della solidarietà non si ferma anzi mette una marcia in più sul difficile campo dell’accoglienza dei profughi ucraini e Salerno si prepara così ad accogliere anche i minori non accompagnati che scappano dalla guerra in Ucraina senza il conforto dei genitori. Al momento sul territorio salernitano non c’è presenza di alcun minore di 18 anni, ma la “storia” insegna che potrebbe capitare da un momento all’altro. Le scene di una barbarie senza precedenti ci fanno immergere nei volti, negli sguardi e negli occhi di quei bambini che rimarranno segnati a vita. A Salerno e nella sua provincia dunque non esiste la parola “impreparazione”, ma esiste soltanto il cuore di chi vuole che vada tutto per il verso giusto, aprendo le porte ma non senza un’organizzazione che sia capillare e curata nei dettagli e una soglia di attenzione che supera i limiti della normalità per il bene di tutti. Questa mattina – così – attorno al tavolo della Prefettura con il prefetto Francesco Russo si sono riuniti tutti gli “attori” che guidano la macchina dell’accoglienza. Dai sindaci o ai delegati dei territori comunali di tutta la provincia, il presidente dell’Ordine dei medici, dirigenti, Forze dell’Ordine e chiunque abbia e debba avere un ruolo di apertura e collaborazione in questa fase critica di una nuova emergenza che – dopo quella del Covid – sta impegnando tutti. Su quella stessa macchina – negli ultimi giorni – genitori disperati affidano al destino bambini e ragazzi per metterli in salvo, seppur da soli, dalle bombe e dalla distruzione. Per affrontare questa probabilità in Campania ci si organizza con il coordinamento delle prefetture, che ora chiedono (nelle prossime ore) anche il report delle presenze sul territorio di tutti i profughi arrivati e registrati così da curare tutto al meglio. In tutta la provincia di Salerno – ad oggi – sono stati accolti circa 1600 profughi. Si seguiranno anche a Salerno le linee guida già adottate 3 giorni fa dalla Prefettura di Napoli, Avellino e Caserta: “se il minorenne è accompagnato da almeno un genitore, effettuata la loro identificazione, lo stesso potrà essere affidato al genitore. Il nucleo dovrà essere segnalato ai servizi sociali territorialmente competenti solo nel caso in cui appaiano necessari interventi di sostegno. In questo caso, non sarà necessaria la trasmissione degli atti alla Procura presso il Tribunale per i minorenni – si legge nel documento – se il minorenne è accompagnato da almeno un parente e/o un altro familiare che voglia e possa assisterlo ma che è privo di rappresentanza legale, lo stesso potrà essere affidato al familiare e/o al parente dal servizio sociale con apposito verbale. La situazione dovrà essere segnalata tempestivamente alla Procura per i minorenni per la ratifica dell’accoglienza e per la nomina del tutore. Se il minorenne risulta affidato ad un connazionale sulla base di una delega – continua – rilasciata da almeno un genitore ad un soggetto non legato da un vincolo di parentela affinché gli presti assistenza nel corso del viaggio e durante la permanenza in Italia, sarà richiesta una traduzione del predetto atto al Consolato o agli interpreti e ai mediatori presenti. L’affido -anche all’accompagnatore, se presti il consenso e sia ritenuto idoneo- verrà formalizzato dal servizio sociale con redazione di apposito verbale. La situazione dovrà essere segnalata tempestivamente alla Procura per i minorenni per la ratifica dell’accoglienza e per la nomina del tutore. Inoltre in presenza di minorenni provenienti in gruppo da strutture di accoglienza ucraine e accompagnati da personale della stessa struttura, il servizio sociale dovrà provvedere al loro collocamento in modo da garantire che l’accoglienza sia effettuata nel rispetto del percorso di aiuto già in atto in Ucraina. Dovrà essere, pertanto, garantito il più possibile l’affiancamento ai predetti minori del personale cui erano affidati in Ucraina e che ne curava l’assistenza. In caso di inserimento in strutture comunitarie dovrà comunque essere rispettata la normativa vigente nel settore. Nel caso in cui l’adulto di riferimento del minore non abbia documentazione attestante anche il potere di rappresentanza legale dello stesso, la situazione dovrà essere segnalata tempestivamente alla Procura per i minorenni per la ratifica dell’accoglienza e per la nomina del tutore. Infine, qualora si accerti trattarsi di minorenne straniero non accompagnato, cioè di “minorenne privo di assistenza e di rappresentanza da parte dei genitori o di altri adulti per lui legalmente responsabili in base alla legge italiana”, il servizio sociale provvederà al suo affidamento/collocamento secondo i criteri stabiliti dalla legge, favorendo gli affidi omoculturali e le eventuali relazioni pregresse del minore. La situazione del minorenne dovrà essere segnalata alla Procura per i minorenni per la ratifica dell’accoglienza e la nomina del tutore. Solo nel caso in cui il servizio sociale non fosse immediatamente reperibile, all’affidamento potranno procedere anche le forze dell’Ordine secondo le precise indicazioni”.  Per quanto riguarda invece gli alloggi, hanno competenze la Regione e la Prefettura, ma la prima accoglienza della Caritas a Salerno sta procedendo spedita e senza problemi.

LA SITUAZIONE SANITARIA

“Non c’è ad oggi un censimento preciso, netto, perché molte di queste figure spesso non sono registrate. Sono per esempio persone che si sono recate presso parenti e quindi molti di loro sono andati da queste famiglie e non si sono preoccupati al momento di segnalare la loro presenza. Ma è importante farlo ora”. C’è da gestire anche una situazione sanitaria abbastanza complicata e che riguarda proprio chi raggiunge la Campania, effettuando uno screening sanitario completo. Ed è per questo che il coordinamento di questa mattina ha visto la partecipazione anche del presidente dell’Ordine dei medici Giovanni D’Angelo, che dall’inizio di questa nuova emergenza con i propri iscritti è in prima linea: “Non è facile, ma la macchina si sta muovendo bene – ha sottolineato D’Angelo –  con enorme solerzia e anche con molta competenza. Bisogna accoglierli, accoglierli dignitosamente e fornendo una casa, un posto dove poter vivere. Se non hanno appunto un appoggio presso terzi, bisogna procurare loro la possibilità, perché questo lo prevede anche la normativa europea di accesso. Poi c’è qualcosa che colpisce l’animo di ognuno di noi: molti bambini giunti qui probabilmente senza nessun appoggio e che dovranno essere dati in affidamento con un affidamento che ovviamente sia seguito ad una normativa di legge”. Intanto l’Ordine dei medici si è già mosso in proprio mettendo a disposizione 10.000€ con l’acquisto di medicinali di vario tipo, tutti sono stati acquistati grazie ad una farmacia di Cava che con una rapidità enorme ha acquistato parecchi dei farmaci fondamentali antidiabetici, antipertensivi, antibiotici, soluzioni fisiologiche. Ma i medici non si fermano qui: “Stiamo predisponendo una raccolta fondi – ha continuato D’Angelo – che possa essere veicolata sulla Croce Rossa”. Ma la soglia di attenzione dovrà essere massima soprattutto in materia sanitaria: “In Ucraina hanno un indice di vaccinazioni per patologie tipo morbillo, tifo, poliomelite che non raggiunge i livelli di copertura di sicurezza. Poi quando arrivano qui quello che si è raccomandato, appunto, è di essere attenti al rilievo della presenza di alcune di queste malattie, ma anche altre, ad esempio la tubercolosi, abbastanza presente lì. Abbiamo usato un’informativa per cercare di far sì che poi ci sia, come c’è stato già, l’attenzione degli organi di assistenza per selezionare e quindi eventualmente evidenziare quelli che potessero essere portatori. Siamo consapevoli che questa è una tragedia, vera e propria, come ha detto il Papa. Hanno praticamente distrutto tutto, trasformando i centri abitati, cimiteri al cielo ad est della vista. Noi, quando purtroppo ci sono disgrazie, l’abbiamo visto in varie occasioni siamo abbastanza attenti ai bisogni degli altri. La macchina della solidarietà a Salerno si è mossa subito. Penso che nessuno di noi possa rimanere così a guardare – ha concluso – poi bisogna tentare di costruire un “io” di libertà. Questa guerra mi ha colpito molto, ci deve far riflettere tanto…”. 

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here